L’area di intervento si colloca all’interno di un “macro-isolato” che si è formato dalla fusione di tre isolati previsti dal Piano Albertini del 1934. Il lotto costituisce il grande Polo Universitario scientifico dell’Università degli Studi di Milano e dei servizi agli studenti, un insieme virtuoso di luoghi e realtà ad alto livello scientifico e didattico. L’intervento ha previsto diverse fasi di avvicinamento alla definitiva organizzazione dello spazio aperto, fasi che sono procedute di pari passo alla costruzione dei nuovi volumi e alla ristrutturazione di quelli esistenti. Il progetto ha previsto, altresì, una forte interazione tra lo spazio aperto e i basamenti dei nuovi edifici, sia per quanto ha riguardato le funzioni sia per le forme architettoniche. Obiettivo strategico dell’Università è stato quello di ottimizzare, con interventi di ammodernamento e di adeguamento funzionale, l’uso del patrimonio immobiliare esistente, in particolare mediante accorpamenti funzionali in “Campus” volti a ridurre l’elevata frammentarietà delle attuali sedi. La razionalizzazione funzionale e spaziale dell’area, ha previsto la centralizzazione in un unico complesso di diverse strutture attualmente sparse nel comparto e fuori dallo stesso, e in particolare:
- la sede didattico-scientifica definitiva per gli insegnamenti e corsi di laurea di Informatica;
- la grande “Biblioteca d’Area” che accorpa le Biblioteche di Biologia, Chimica, Fisica e Informatica: discipline i cui insegnamenti e Dipartimenti trovano attualmente sede in diversi edifici del campus;
- la nuova sede della Divisione Segreteria Studenti di “Città Studi”: questa realizzazione ha visto la demolizione dell’attuale edificio di via Celoria 22 a favore di un nuovo edificio per gli insegnamenti di chimica.