L’intervento relativo al Molo Beverello costituisce una parte significativa del più ampio progetto di “Riqualificazione dell’Area Monumentale del Porto di Napoli” che sviluppa la nozione di “filtering line” avanzata nella fase di Concorso e successivamente negli elaborati Preliminari.
La Filtering line è intesa come correlazione e interazione tra le risorse urbane e quelle portuali, come elemento di riorganizzazione dei flussi della mobilità separando quelli urbani da quelli portuali, come razionalizzazione degli innesti tra Città e Porto e dei varchi portuali ed infine, come realizzazione di attrezzature di servizio, volumetrie commerciali polivalenti, parcheggi interrati, trasformandosi quindi in una grande risorsa culturale e sociale per la Città ed il Porto.
Il presente progetto riguarda in particolare la riorganizzazione del Molo Beverello.
Le scelte urbanistiche ed architettoniche adottate per la redazione del progetto del Molo Beverello hanno seguito criteri di tipo “trasportistico” e di tipo “urbano”. Dal punto di vista trasportistico lo scopo è stato il miglioramento dei flussi di traffico e dei servizi a terra per i passeggeri (sono previsti circa 10 milioni di passeggeri ogni anno), ossia gli utenti del sistema dei trasporti veloci per le Isole del Golfo; dal punto di vista urbano la volontà è stata quella di coniugare le necessità funzionali con quelle pubbliche; si è pensato quindi alla realizzazione di un percorso/passeggiata sulla copertura del Terminal, che potesse diventare un nuovo lungomare per la città, oggi inesistente, utilizzando al contempo le strutture di progetto e le banchine per le attività portuali, riservate alla circolazione dei passeggeri e dei mezzi connessi alle linee di navigazione.
La disposizione planimetrica degli edifici di progetto (Terminal e bar-ristoro) coniuga l’esigenza di raccordare le quote di Via Acton con quelle della banchina (migliorandone la sicurezza e la fruibilità) con quella di razionalizzare i flussi dei passeggeri provenienti anche dalla Metropolitana e dalla direttrice di Piazza Municipio, nonché di uniformarsi alla giacitura dei manufatti esistenti da demolire.
Il nuovo Terminal prevede quindi un ingresso pedonale sulla testata lato Nord-Est, posto a quota di progetto +2,00, dedicato essenzialmente al flusso passeggeri in partenza proveniente dalla direttrice Piazza Municipio e dalla Metropolitana, ed un secondo ingresso pedonale, posto in posizione baricentrica rispetto all’edificio, sempre a quota di progetto +2,00 circa, dedicato ai passeggeri in partenza provenienti da Via Acton.
La quota interna del terminal, posta a +0,50, è raggiungibile da entrambi gli ingressi mediante scale e rampe di pendenza inferiore all’8%, così da garantire un facile accesso sia da parte di passeggeri con ridotte o impedite capacità motorie sia da parte di passeggeri con bagagli.
Il flusso di passeggeri in arrivo, provenienti dalle isole, verrà invece “canalizzato” su due uscite: una lato Nord-Est che dalla quota banchina conduce, mediante rampe di modesta pendenza, in direzione della stazione della Metro e verso la Piazza della Stazione Marittima e l’altra, sul lato opposto, che conduce direttamente verso Via Acton al parcheggio taxi/bus/pullman turistici. Entrambe le uscite passeggeri, così come tutta l’area operativa funzionale degli imbarchi, sono “protette” da cancellate che verranno aperte e controllate soltanto nel momento dell’arrivo delle imbarcazioni; con tale soluzione progettuale si è inteso risolvere le problematiche inerenti gli incroci dei flussi di traffico passeggeri in partenza ed in arrivo, in linea con le indicazioni degli operatori portuali.
Il progetto del Terminal si configura come una sorta di “rimodellazione” del suolo, elevando la quota stradale con un sistema di falde inclinate, che divengono al contempo copertura e facciata, che realizzano volumetrie aperte verso la strip pedonale e la banchina d’imbarco; tale sistema, con la copertura parzialmente praticabile, consente di proteggere le aree pedonali a quota banchina dal traffico stradale, mantenendo pressoché intatti gli scorci visuali da e verso la Mole del Maschio Angioino.
L’edificio destinato ai Bar conserva, sia pure in scala ridotta, le caratteristiche architettoniche del Terminal e, quindi, dell’intero intervento di Riqualificazione.