cerca
cerca
NEWSLETTER28.03.2025

Traguardi di sostenibilità: PACCHETTO OMNIBUS E CLEAN INDUSTRIAL DEAL

Il 26 febbraio scorso ha rappresentato una data rilevante per la sostenibilità a livello europeo. La Commissione Europea ha presentato il pacchetto Omnibus e il Clean Industrial Deal, misure che dovranno ora passare al vaglio del Parlamento Europeo. Il filo comune che le lega, dal punto di vista dei proponenti, è il rafforzamento della competitività industriale europea e la transizione verso un modello economico ad emissioni zero.

Consorzio Integra
Pacchetto Omnibus
La prima misura interviene, fra le altre cose (quali le correzioni alla direttiva CSDDD e alla Tassonomia Europea) sul perimetro della direttiva CSRD del 2022, apportando, oltre al rinvio di applicabilità della norma di due anni (per chi sarebbe stato in obbligo dal 2026 o dal 2027) una significativa rivisitazione dei criteri con cui applicare la direttiva.
In particolare, la fonte originaria prevedeva l'applicabilità a:
  1. imprese quotate ed enti di interesse pubblico;
  2. grandi imprese che soddisfino almeno due requisiti (che si richiameranno di seguito);
  3. piccole e medie imprese quotate;
  4. imprese e figlie di succursali aventi la capogruppo al di fuori dell'UE per cui la capogruppo abbia generato in Europa una quota significativa di ricavi netti.
La nuova proposta apporterebbe un innalzamento della soglia dimensionale delle imprese di cui al punto 2), una quota rilevante di quelle che sarebbero entrate in obbligo a partire dall'anno fiscale 2025. Nello specifico si passerebbe dalla necessità di avere compresenti almeno due criteri dei tre previsti per l'applicabilità della CSRD (avere almeno 250 dipendenti, 20 milioni di euro di stato patrimoniale e 50 milioni di euro di ricavi netti), alla necessità di rispettare innanzitutto il requisito dimensionale “innalzato” - ovvero avere almeno 1000 dipendenti - e in aggiunta almeno uno dei due requisiti economici relativi allo stato patrimoniale e ai ricavi netti.
L'iter prevede ora che il pacchetto Omnibus venga discusso e votato in Parlamento Europeo; in caso di voto favorevole in tale sede il numero delle imprese inizialmente obbligate a rendicontare secondo la CSRD diminuirebbe sensibilmente.
Fra le altre novità più significative introdotte da Omnibus ci sarebbero una semplificazione degli standard ESRS - emanati da EFRAG e nuova fonte di disciplina della rendicontazione "europea" targata CSRD - e l'eliminazione dei Sector Standard sempre introdotti con la nuova normativa.
 
Clean Industrial Deal
Il Clean Industrial Deal rappresenta invece una serie di strumenti di politica industriale che si allinea e integra gli obiettivi del Green Deal lanciato nel 2019 dalla prima Commissione Von der Leyen. Tale piano prevede una serie di misure e interventi per la decarbonizzazione dell'industria dell'Unione Europea, anche attraverso aiuti di Stato, finanziamenti privati e una semplificazione delle regole e della burocrazia per le imprese, in ottica di rafforzamento di competitività del mercato europeo.
Tra gli obiettivi del Clean Industrial Deal vi è la riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040 e lo spostamento verso un modello meno dipendente dai combustibili fossili importati - anche a seguito della significativa crescita dei costi della risorsa legata alla situazione geopolitica attuale - e più incentrato sull'elettrificazione pulita del sistema energetico in modo da rendere l'approvvigionamento più sostenibile in termini di costi e il continente europeo più autosufficiente dal punto di vista delle fonti di energia.
Iscriviti alla Newsletter
Iscriviti alla Newsletter per scaricare il documento
edit

risorsa