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NEWSLETTER05.04.2024

Traguardi di sostenibilità: Energy Performance of Buildings Directive (EPBD)

Il 12 marzo il Parlamento europeo ha approvato la Direttiva sulla performance energetica degli edifici (EPBD – Energy Performance Buildings Directive), che ha come obiettivo la riduzione dei consumi e delle emissioni degli edifici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035, ai fini della neutralità climatica entro il 2050. Avrà ricadute sulle modalità di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e sulle regole che disciplinano la certificazione energetica e il progetto degli edifici.

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Anche questa direttiva – come la CSRD – costituisce un tassello fondamentale, nonché uno degli ultimi dato il rinnovo del Parlamento nel prossimo giugno, del Green Deal europeo, insistendo sulla necessità di intervenire per efficientare il settore edilizio dal punto di vista energetico, in ottica di decarbonizzazione e riduzione delle emissioni generate.
La misura avrà un impatto particolarmente significativo per il rilancio della filiera edilizia italiana, anche in considerazione dell’alto numero di edifici datati e poco efficienti dal punto di vista energetico e può quindi essere il motore per un piano strategico di riqualificazione del patrimonio immobiliare al fine di renderlo meno energivoro ed emissivo, tenendo conto della sua eterogeneità e delle diverse classi di reddito dei suoi residenti.
Aspetto importante è quello che concerne il campo di applicazione della Direttiva; essa infatti non pone obblighi per i singoli immobili e quindi per i relativi proprietari, ma per gli Stati. Nello specifico caso italiano il Governo, al fine di raggiungere gli obiettivi europei, sarà tenuto a elaborare una strategia e delle politiche, nonché a stanziare investimenti, integrando il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), da aggiornare entro giugno 2024.
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